Adam Kadmon, Katy Perry, Satana e le crocchette di patate massoniche

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L’illuminante Adam Kadmon dice che la luminosa Katy Perry è una seguace degli Illuminati, nonchè una allegra satanista. E se lo dice Kadmon, che fa della attendibilità la sua prima arma, dev’essere così. Inutile girarci intorno: se una evoca delle fiamme nel bel mezzo di un’esibizione ai Grammy Awards, di fronte a milioni di spettatori, non può che aver stretto un patto con le forze delle tenebre, è evidente. Nasconderlo non serve: oggi come oggi, Belzebù è terribilmente trendy. Ricordate Magica Trippy? “Con Trippy Gioia & Mistero può manifestarsi Satanaaah!”. Il Diavolo fa figo, anche se non quanto Papa Francesco, lo sanno tutti.

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Michael Jackson, gli ologrammi, gli alieni e l’illusione

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Michael Jackson rivive ai Billboard Music Awards!!” strombazzano i giornali. E giù a gridare al miracolo tecnologico.

In realtà è lo stesso principio alla base di fenomeni come Hatsune Miko in Giappone o dei Gorillaz agli MTV Europe Awards nel 2005. Quindi nulla di veramente innovativo…

… per ora.

Mi domando tuttavia cosa riusciranno a fare tra dieci, venti o cento anni: la distanza tra reale e virtuale sta assottigliandosi sempre più. Saremo ancora in grado di notare la differenza, o siamo destinati a finire in una colossale Matrix in cui le persone sopravvivono per sempre, la storia viene riavvolta a piacere e la verità ci è negata?

Non so. Discorsi paranoici, probabilmente. Immaginate però l’impatto che potrebbe avere una cosa del genere se utilizzata per fini “non ortodossi”: per confondere le acque, gettar fumo negli occhi e manipolare le masse, ad esempio. Mostrare un filmato in cui l’avversario politico (ricreato al computer) commette un reato, o un video in cui appare una (finta) creatura mitologica o un alieno (fasullo), o controllare mediante tecnologia l’apparizione di – chessò? – un angelo.

Inquietante, no?

Succede già, per certi versi. Su internet è pieno di video di spettri, mostri, extraterrestri e chi più ne ha, più ne metta. La computer graphic consente ai cineasti hollywoodiani di progettare qualsiasi meraviglia. Con le proiezioni 3D possiamo ricreare effetti visivi sbalorditivi ed iperrealistici.

Per il momento è tutto ufficialmente limitato al web, la tivù, il cinema. E’ chiuso tra le pareti dell’artificio e dell’illusione. Non è ancora “vivo”, non si può muovere nella realtà quotidiana, non può fare quattro passi con te. Ad oggi si tratta di un gioco: Michael Jackson proiettato su schermo mentre balla con Fred Astaire, E.T. e l’elefantino Dumbo, magari. Tutto divertente, tutto piacevole, tutto innocuo. Sperando continui ad esserlo anche in futuro.