Il blog va a Tanagra: gli occhi chiusi, le braccia aperte (e la webserie di Lory del Santo)

I Tamariani, detti anche Figli di Tama, sono una razza aliena presente nel telefilm Star Trek: The Next Generation. Il loro modo di comunicare, apparentemente incomprensibile e basato sulle metafore, è al centro di uno degli episodi più rinomati della serie, intitolato “Darmok”. Un esempio di buona televisione, che spinge lo spettatore a ragionare su come superare le barriere culturali che lo dividono dagli altri.

Qui potete trovare la puntata integrale di Darmok: vi suggerisco di guardarla anche se non siete appassionati di science-fiction, dura poco più di mezz’ora e spiega molte più cose sull’animo umano di tanti noiosi simposi.

Ve ne parlo perché ho intenzione di prendermi una breve pausa dal blog. Vado a Tanagra, direbbero i Tamariani, con gli occhi chiusi e le braccia aperte. Ovvero, alcuni affari personali (affari che non comprendo del tutto – con gli occhi chiusi, ma che valuto comunque positivamente – con le braccia aperte) mi spingono lontano da questo piccolo spazio che volentieri condivido con voi. Dopo quattro anni di blogging più-o-meno intenso, direi che posso concedermi un temporaneo stop. Vi ringrazio per il tempo che mi avete dedicato fino ad oggi e per la cortesia che mi avete dimostrato. L’ho apprezzato.

Per il momento vi lascio con una delle trovate più mirabili degli ultimi tempi: The Lady, la surreale web serie di Lory del Santo. Dieci puntate di dieci minuti l’una, cast che attinge a piene mani dall’universo defilippiano (con tronisti, ex gieffini – tipo Guendalina del GF7 – e prezzemoline infilati dappertutto, oltre a guest star del calibro di Costantino Vitagliano), trama che strizza l’occhio alle folkloristiche soap venezuelane anni ‘80 e dialoghi assolutamente memorabili.

Esempio: Lei è al telefono con Lui e, in un impeto di passione, gli sussurra “ti amo più degli altri”. PIU’ degli altri. Nel senso che c’è più di un nome appuntato nel carnet del suo cuore? La raffinata lady, cioè, si porta a letto giovanotti a mazzi di dodici, ma lui, cervo a primavera, è il suo puccipucci (trad: burattino) preferito? Che classe sconfinata, ‘sta lady. Provate a dirlo ad una ragazza, “ti amo più delle altre”: sperimenterete cosa s’intende con F-5, quinto grado della Scala Fujita.

5 pensieri su “Il blog va a Tanagra: gli occhi chiusi, le braccia aperte (e la webserie di Lory del Santo)

  1. Ma cos’è , la crisi del “settimo” anno o quella del “settimo” blog ?
    Se superare una barriera culturale , significa abbandonare la logica “solipsistica” dei blog , allora perfettamente d’accordo con te , difatti come contenitore di attività sociale , essi li ho sempre considerati come una sorta di diario personale ( e non collettivo come un social propriamente detto impone) , a volte come nel tuo caso di pregevole fattura , ma più volte come nella maggior parte dei casi , composto da una masnada di “alieni” , tutti uguali a se stessi e quindi indistinguibili tra loro ,,, In verità anche il da me odiatissimo effebi , in generale è uno pseudo-blog mascherato da community – Spero che il tuo indefinito tempo sabatico , ti porti a sintetizzare nuove paradossali conoscenze per te e per altri , così come li hai sempre donate a tutti noi in questi “sette” o 4 anni – Bye Paul.S _

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